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Focus su: La crisi mondiale dei componenti elettronici

Cari lettori della newsletter Tecnosoft, bentornati dalle vostre ferie estive. Oggi vogliamo affrontare un aspetto del nostro lavoro meno noto, indagando un fenomeno recente e che al momento solo gli addetti ai lavori stanno notando: la scarsità di materie e componenti.

Lo faremo intervistando Antonio Basile, il nostro responsabile acquisti e di magazzino.

Da fine 2020 e con più intensità dal secondo quarto del 2021, la disponibilità di componenti elettronici si è assottigliata sempre di più rendendo irreperibili alcuni componenti o allungandone i tempi di consegna anche oltre l’anno. La scarsità di componenti ha portato anche ad un aumento dei prezzi e ad una caccia delle scorte rimaste.

Ciao Antonio, esattamente di cosa ti occupi?

Ciao, principalmente degli acquisti per la produzione e della gestione di tutti gli aspetti legati alla produzione stessa, dalla generazione delle distinte basi fino al magazzino. Sono ormai diversi anni che me ne occupo e, pur non essendo un tecnico, respirando elettronica tutti i giorni ho imparato a conoscere le varie sigle dei componenti e le loro caratteristiche.

Come avviene la produzione dei sistemi Tecnosoft?

Completato lo sviluppo di un nuovo dispositivo viene generata la distinta base contenente tutti i suoi componenti, i fornitori, i prezzi ed eventuali varianti. Ovviamente abbiamo un fornitore per i PCB (la scheda elettronica senza componenti) mentre acquistiamo direttamente i componenti che ci servono, dandoli poi in conto lavorazione ad un assemblatore. Preferiamo gestire in autonomia la scelta, la ricerca e l’acquisto dei componenti per evitare che vengano sostituiti con delle alternative in produzione. In questo modo siamo sicuri che i componenti montati siano della massima qualità.

E cosa succede dopo che ricevete le schede montate?

Ciascuna subisce un controllo standard e poi viene assemblata con tutto il resto. Ad esempio, viene montato un sensore di temperatura, se è uno SterilDisk, viene inserito nel suo housing, viene messa la batteria e poi viene chiuso e mandato al laboratorio di calibrazione.

Sviluppando elettronica avete riscontrato anche voi difficoltà a reperire componenti?

Assolutamente sì e non solo. Alcuni fornitori hanno allungato i loro tempi di consegna per mancanza di materie prime. Il problema, quindi, è ancora più a monte, ancora prima dei semilavorati. Alcuni fornitori continuano a mandare aggiornamenti sulle date di consegna, spostandole sempre più in là ed in alcuni casi indicando Unknown (Sconosciuta).

Quindi, al momento, avete difficoltà a consegnare gli ordini, avete allungato i tempi di consegna?

Fortunatamente no, i nostri tempi di consegna non si sono allungati per i prodotti standard, solitamente a stock.

Sapevate in anticipo ciò che sarebbe successo?

Purtroppo no ma innanzitutto siamo soliti fare ampie scorte di componenti sensibili ed in secondo luogo siamo veloci nel trovare delle soluzioni che siano cercare nuovi fornitori o riprogettare le schede con componenti alternativi. Normalmente ci forniamo da 3 o 4 grandi fornitori di elettronica ma si è reso necessario scandagliare il web cercando chi ha magari qualche scorta del componente che ti serve. Ovviamente si acquista sulla fiducia ed a volte non va bene ma è un rischio che va corso. In secondo luogo i nostri sviluppatori conoscono a fondo l’elettronica e possono trovare componenti alternativi disponibili o riprogettare in poco tempo la scheda, cercando di mantenere il firmware (il software che viene scritto sul microprocessore ndR).

Secondo te perchè è in atto questo fenomeno?

Chiaramente la pandemia ha giocato un ruolo cruciale perché alcune fabbriche e poli estrattivi sono rimasti chiusi per molto tempo, restando indietro con la produzione. Questo non basta a giustificare la gravità attuale del problema. Infatti, sempre a causa della pandemia, c’è stato un boom di acquisti di oggetti elettronici: smart working, dad ed il fatto di dover restare a casa ha dirottato le spese su laptop, PC, tablet e telefonia. Al momento ci sono case automobilistiche in gravi difficoltà, con le produzioni bloccate.

Pensi ci siano altri fattori?

Non saprei, alcuni sostengono che la crisi del Canale di Suez abbia provocato un ritardo nelle consegne perchè i porti si sono visti arrivare molte più navi del solito contemporaneamente ma le operazioni di scarico e sdoganamento non si sono velocizzate.

C’è stato quindi anche un aumento dei prezzi?

Assolutamente sì, fino anche a 10 volte o più il prezzo normale. Sicuramente c’è chi ha speculato sulla vicenda ma se vuoi produrre hai ben poche o nessuna alternativa.

Questo ha avuto un impatto sui prezzi di listino Tecnosoft?

No, non abbiamo aumentato i prezzi di alcun dispositivo già a catalogo e contiamo di poter mantenere questa linea anche per il 2022. Tecnosoft non ha mai pubblicato listini al rialzo ed, anzi, credo che il nostro reparto commerciale abbia in serbo alcune iniziative interessanti per l’ultima parte dell’anno.

Per concludere, quando pensi che si risolverà questa situazione?

É molto difficile fare previsioni, alcuni credono che durerà, peggiorando, fino a metà dell’anno prossimo. E’ vero, però, che nel mondo si stanno realizzando nuove fabbriche per la produzione di componentistica che è stata decretata come strategica da diverse nazioni o federazioni, come USA ed Europa, per potersi rendere un po’ più autonomi dai tradizionali produttori orientali. Certo, per produrre questi impianti e questi macchinari ci vogliono un paio di anni almeno.

Vuoi dire qualcosa a chi sta leggendo?

Li ringrazio per seguirci e chiedo di avere pazienza con i propri fornitori, che siano Tecnosoft o altri, perchè stanno cercando di fare il possibile per rispettare le consegne in una situazione nuova ed in continua evoluzione con pochissime certezze.

Ciao e grazie!

Grazie a voi